Ci sono cose nella vita che uno non riesce a spiegarsi, altre, invece, sono chiare come in una giornata d’agosto su un ghiacciaio. “Papà, mi regali la moto?” È la domanda che molti genitori temono. Anche se entrambi, marito e moglie, un po’ per necessità un po’ per passione, tutti i giorni saltano in sella alla moto e allo scoter per andare in ufficio, la moto per i figli è qualcosa di destabilizzante. Speri sempre che questa richiesta non arrivi mai o il più tardi possibile, almeno quando hanno compiuto la maggior età e confidi di poterli distrarre dalle due con le quattro ruote. La prima volta l’ha chiesta non appena compiuto i quattordici anni, la sua compagnetta delle elementari aveva fatto da apripista. Prendiamo tempo. Spieghiamo che bisogna studiare e prendere la patente e, come da tradizione, né papà né mamma hanno fatto la patente in autoscuola, “se sei capace preparati e fai gli esami da esterna”.
Per il momento la cosa sembra rimandata. “Papà, si forse è meglio fare gli esami direttamente per il 125, nel frattempo comincio a esercitarmi con i quiz”. Bene, quindi respiriamo per un po’. “sai papà, preferisco attendere e prendere direttamente la patente per il 125 perché preferisco un 125 invece del cinquantino”. Non era quello che intendevo, ma va bene, qualche mese di respiro. Il giorno del sedicesimo compleanno arriva e, come solo una ragazzina di sedici anni sa essere, determinata e ruffiana, ecco pronti e scaricati dal web tutti i moduli e i bollettini da pagare per il rilascio del foglio rosa. Tra una lezione a distanza di italiano e matematica, un occhio al libro dei quiz: “papà cosa vuol dire questo segnale?” ma sei a scuola, devi seguire le lezioni, “si ma sta interrogando e io sono stata già interrogata, ho la media dell’otto”. Tento di allontanare il più possibile il giorno dell’esame, ma sono l’unico in famiglia e remare controcorrente alla fine ci si sfianca. Ok Marghe, fai pure la patente direttamente per il 125 ma comincerai con un cinquantino, non appena avrai dimestichezza passerai al 125, Ok? “Perfetto, papà, sì penso sia una buona idea anche perché voglio prima provare una moto da cross e poi vorrei una stradale?
Una moto da cross? Un tuffo al cuore, una fitta mi stringe lo stomaco. Marghe, io pensavo tipo una vespa o qualche altro scooter… qualcosa per una ragazzina “papà, a me non piacciono gli scooter, voglio una moto.” Non potevo rimproverarle nulla, era chiaro come in una giornata di agosto su un ghiacciaio, non potevo tentare di convincerla, sarebbe stato contro natura. E dimmi, hai qualche idea di che moto da cross vorresti? “Sì, non so come si chiama il modello ma ti faccio vedere le foto che ho scaricato da internet, queste sono proprio fighe, ti giro le foto su WhatsApp.” In rapida successione la clessidra scarica le foto sul mio cellulare, uno, due, tre, otto, dieci, dodici… Apro la prima. Un groppo alla gola mi toglie il fiato, il battito accelera, i timpani si trasformano in due sensibilissimi fonendoscopi, riesco a sentire ogni singolo battito. Scorro velocemente le foto, non so se sperare che si tratti di una scelta casuale o magari è una tra tante. No! Non ci sono dubbi, la scelta è chiara e trasparente, come in una giornata d’agosto su un ghiacciaio, mia figlia vuole la stessa moto che quarant’anni prima avevo sognato e guidato, in prestito da un amico: Caballero Fantic Motor 50cc Regolarità Casa. E adesso eccomi qua, come un ragazzino a cercare sul web come sistemare il carburatore, come cambiare la frizione, che gomme montare… come quarant’anni fa.